viernes, 25 de febrero de 2011

L'amore

“Si può dire che l’amore è dapprima illusione, poi delusione, poi dedizione. Ogni suo momento è necessario, è un passo che procede. E’ impossibile in un tempo vedere il successivo, ma solo rivivere i precedenti. Si passa dal primo al secondo per l’opera degli anni, il peso delle cose, i limiti e gli errori delle persone. Si passa dal secondo al terzo per un cammino di saggezza e per un supplemento spirituale profondo di misericordia e di pazienza, che libera dalla preoccupazione di sé e dà la precedenza all’altro. Solo al termine del cammino l’amore è maturo, libero, indipendente, creativo. Nel primo tempo si vive la felicità di avere, nel secondo il dolore di perdere, nel terzo la gioia di dare. Sempre se non si abbandona il cammino” (E. Erikson).

miércoles, 16 de febrero de 2011

Jesus of Nazareth


"When the fullness of time had come" (Gal 4:4), Jesus of Nazareth, "born of a woman, born under the law," arrived on the scene to bring the hope of Israel to fulfillment. According to his own words, by his preaching of the gospel "the time has been fulfilled, and the kingdom of God is at hand" (Mk 1:15). In his person this kingdom is now present and is at work (cf. Lk 17:21 and the kingdom parables). Miracles and mighty deeds performed by him through God's Spirit show that God's kingdom has arrived (Mt 12:28). Jesus has come "not to abolish the law and the prophets, but to fulfil them" (Mt 5:17).

La preghiera di un pastore


Signore, accogli la mia preghiera unita alle lacrime per i miei figli spirituali, per tutti i cristiani che cercano di esserti graditi, e vedi in questa preghiera l’espressione della mia preoccupazione per la loro salvezza, il segno della mia dedizione pastorale. Fa’ che sia per loro la voce che li ridesta dal loro sonno, lo sguardo che scruta il loro cuore, la mano che guida il loro pellegrinaggio verso il Regno, che li rialza dalle cadute nell’incredulità, nella vigliaccheria, nello scoraggiamento. Sii tu stesso, Signore, il pastore e il maestro del gregge che mi hai affdato: conducilo verso pascoli abbondanti. Sii per loro, al mio posto, luce, occhi, labbra, mani, sapienza. Ma sii soprattutto l’amore, di cui io, peccatore, sono così povero.
(Ioann di Kronstadt)

El corazon enamorado.


Dichoso el corazón enamorado
que en sólo Dios ha puesto el pensamiento,
por Él renuncia todo lo criado,
y en Él halla su gloria y su contento.
Aún de sí mismo vive descuidado,
porque en su Dios está todo su intento,
y así alegre pasa y muy gozoso
las ondas de este mar tempestuoso

sábado, 12 de febrero de 2011

Per te amico@...


"Quand'anche fosse rimproverato, insultato, dato alle fiamme, confitto in croce, chi è amico ama sempre; e, come dice il nostro san Gerolamo, 'un'amicizia che può spegnersi non è mai stata una vera amicizia' ".

viernes, 11 de febrero de 2011

Alla fine...


Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici.

Martin Luther King

sábado, 5 de febrero de 2011

Vangelo della vita


«Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita... noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi» (1 Gv 1, 1.3). Gesù è l'unico Vangelo: noi non abbiamo altro da dire e da testimoniare.
È proprio l'annuncio di Gesù ad essere annuncio della vita. Egli, infatti, è «il Verbo della vita» (1 Gv 1, 1). In lui «la vita si è fatta visibile» (1 Gv 1, 2); anzi lui stesso è «la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi» (ivi). Questa stessa vita, grazie al dono dello Spirito, è stata comunicata all'uomo. Ordinata alla vita in pienezza, la «vita eterna», anche la vita terrena di ciascuno acquista il suo senso pieno.

miércoles, 2 de febrero de 2011

La sangue di Cristo...


Il sangue di Cristo, inoltre, rivela all'uomo che la sua grandezza, e quindi la sua vocazione, consiste nel dono sincero di sé. Proprio perché viene versato come dono di vita, il sangue di Gesù non è più segno di morte, di separazione definitiva dai fratelli, ma strumento di una comunione che è ricchezza di vita per tutti. Chi nel sacramento dell'Eucaristia beve questo sangue e dimora in Gesù (cf. Gv 6, 56) è coinvolto nel suo stesso dinamismo di amore e di donazione di vita, per portare a pienezza l'originaria vocazione all'amore che è propria di ogni uomo (cf. Gn 1, 27; 2, 18-24).